Assegni familiari, come richiedere gli arretrati

Le modalità per l'ANF

Assegni familiari, ecco come fare per gli arretrati

L’ assegno al nucleo familiare (meglio noto come ANF) rappresenta un sostegno erogato dall’Inps per le famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati da lavoro dipendente, i cui nuclei familiari siano composti da più persone e che abbiano redditi inferiori a quelli determinati ogni anno dalla legge.

L’assegno va richiesto personalmente dal lavoratore che abbia interesse ad avvalersene.

Egli può farlo rivolgendosi direttamente al datore di lavoro, anche se in alcuni casi è prima fondamentale fare un passaggio all’Inps ed ottenere l’autorizzazione dell’istituto.

In particolare l’autorizzazione è necessaria nel caso in cui si intenda includere nel nucleo familiare soggetti particolari (come fratelli o sorelle); nel caso in cui sia possibile che si verifichi una duplicazione di pagamento (come in caso di separazione); laddove il coniuge non sottoscriva la dichiarazione di responsabilità contenuta nel modello ANF/DIP predisposto per la domanda e quando si intenda applicare l’aumento dei livelli reddituali (come in caso di nuclei monoparentali).

L’assegno può essere erogato direttamente dall’Inps nel caso in cui il richiedente sia addetto ai servizi domestici, operaio agricolo dipendente a tempo determinato, lavoratore di ditte cessate o fallite, ovvero abbia diritto agli assegni come beneficiario di altre prestazioni previdenziali.

Di norma , tuttavia, gli assegni familiari vengono pagati dal datore di lavoro per conto dell’INPS ai lavoratori dipendenti in attività, in occasione del pagamento della retribuzione. Il diritto del lavoratore all’assegno decorre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è maturato il diritto all’assegno. Talvolta, però, accade che il provvedimento di autorizzazione dell’Inps tardi ad arrivare o che gli assegni non siano pagati per qualsiasi altro motivo.

Con riferimento a tale evenienza, occorre sapere che il diritto al pagamento dell’assegno familiare arretrato si prescrive nel termine di cinque anni a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello nel quale è compreso il periodo di lavoro cui l’assegno si riferisce.

Di conseguenza, seppur limitatamente al periodo di cinque anni precedenti al mese in cui viene fatta la domanda, è possibile richiedere gli assegni familiari per il nucleo non goduti e, quindi, arretrati.

La prescrizione quinquennale è esclusivamente interrotta dall’intimazione dell’Ispettorato del Lavoro al datore di lavoro, oltre che dalla richiesta degli assegni familiari arretrati. Deve trattarsi di una richiesta scritta del lavoratore diretta all’INPS o all’Ispettorato del Lavoro. Oltre al mancato decorso del termine di prescrizione quinquennale, il diritto agli arretrati necessita di altri due presupposti. Innanzitutto, è necessario che il lavoratore che voglia ottenerli sia in regola con il versamento dei contributi all’Inps.

In secondo luogo è fondamentale che nel periodo cui si riferisce la richiesta egli rientrasse nelle fasce economiche che l’istituto richiede per l’erogazione del beneficio e che sono consultabili sul sito dell’Inps.

La richiesta di ottenere gli assegni arretrati può essere avanzata dal lavoratore innanzitutto al datore di lavoro che glieli avrebbe dovuto erogare, anche se egli non è più dipendente dell’azienda. Non è invece possibile richiedere al nuovo datore di lavoro gli arretrati degli assegni per il nucleo familiare relativi a periodi nei quali si era alle dipendenze di altra azienda.

Se l’erogazione degli ANF arretrati viene fatta dal datore di lavoro, la domanda si effettua tramite l’apposito modello ANF/DIP (SR16), disponibile sui sito internet dell’INPS o presso le sedi locali dell’istituto, compilandolo in ogni sua parte e avendo particolare cura di indicare dei dati ben precisi.

Vanno, in particolare, specificati: i componenti del nucleo familiare, l’ammontare dei redditi inerenti al periodo relativo alla richiesta, l’assenza di altri trattamenti equipollenti nel medesimo periodo, le eventuali variazioni dei componenti del nucleo familiare.

La domanda di arretrati, poi, può essere fatta anche all’Inps.

Le modalità con le quali provvedervi, in questo caso, sono tre:

  1. Web – servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino munito di PIN attraverso il portale dell’Istituto – servizio di “Invio OnLine di Domande di prestazioni a Sostegno del reddito”;
  2.  Contact Center – attraverso il numero 803164 gratuito da rete fissa o il numero 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico
  3.   Patronati – attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi

Attenzione: I datori interessati al conguaglio di importi di ANF arretrati, a partire dalle denunce con periodo di competenza novembre 2017, potranno richiedere per ogni singolo dipendente gli importi spettanti entro un tetto massimo di € 3.000, valorizzando nel flusso UniEmens, all’interno dell’elemento <CausaleRecANF> di <ANFACredAltre> il codice causale “L036 avente il significato di “Recupero assegni nucleo familiare arretrati”.

Le richieste di arretrati spettanti per importi ulteriori e non conguagliabili secondo le nuove disposizioni, potranno essere effettuate utilizzando esclusivamente flussi di regolarizzazione con l’indicazione del codice causale “L036” e il totale dell’importo.

Che cosa sono gli assegni familiari:

L’assegno al nucleo familiare, anche noto come ANF, è un importo riconosciuto dall’INPS ogni mese alle famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Il calcolo dell’importo riconosciuto è effettuato tramite le tabelle INPS per gli ANF, aggiornate ogni anno sulla base della variazione registrata dall’Istat. L’11 maggio 2018 l’INPS ha pubblicato le nuove tabelle per gli assegni familiari in vigore a partire dal 1° luglio 2018 e fino al 30 giugno 2019.

Gli assegni familiari 2018 vengono erogati secondo determinati importi e tra i requisiti da utilizzare per poter fare il calcolo dell’assegno mensile bisogna considerare il reddito complessivo del nucleo familiare e la sua composizione. Per quanto riguarda le tabelle ANF si ricorda che fino al 30 giugno 2018, sono in vigore gli importi e le regole stabilite con la circolare n. 87 del 2017. All’interno delle tabelle Inps vengono definite le regole per il calcolo dell’assegno al nucleo familiare che, ogni mese, verrà erogato direttamente in busta paga al lavoratore dipendente oppure direttamente dall’Istituto ai pensionati, ai disoccupati e a specifiche categorie di lavoratori.

Per poter aver diritto agli assegni familiari non basta rispettare i requisiti stabiliti dalla legge ma sarà necessario presentare, ogni anno, domanda al proprio datore di lavoro utilizzando il modello ANF/DIP.

 

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