Credito d’imposta per le librerie indipendenti

Fino a 20mila euro

Arriva una buona notizia per le librerie indipendenti. A decorrere dall’anno 2018, agli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati è riconosciuto, nel limite di spesa, valido per l’intero territorio nazionale, di 4 milioni di euro per l’anno 2018 e di 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2019, un credito d’imposta a copertura degli importi pagati a titolo di IMU, TASI e TARI con riferimento ai locali dove si svolge la medesima attività di vendita di libri al dettaglio, nonché alle eventuali spese di locazione o ad altre spese individuate nel decreto.
Il credito d’imposta è stabilito nella misura massima di 20mila euro per gli esercenti di librerie che non risultano ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite (ovvero le librerie indipendenti) e di 10.000 euro per gli altri esercenti. Cosa poi non di poco conto, il credito non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte dirette e dell’Irap.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 7 giugno 2018 è stato pubblicato il decreto 23 aprile 2018, recante le disposizioni applicative in materio di credito di imposta.

Le domande dovranno pervenire non oltre il 30 settembre).

L’ALI Confcommercio ha chiesto al Ministero l’attivazione di una procedura di facile interpretazione e che non preveda alcun tipo di onere per le librerie e in particolare escluda il ricorso all’asseverazione di un professionista.

 

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